Il coraggio di fare impresa 10 Maggio 2023

“Dobbiamo essere disposti a lasciar andare la vita che abbiamo pianificato, in modo da vivere la vita che ci sta aspettando.” Mi piace partire da qui, da una citazione e un autore, Joseph Campbell, che mi stanno particolarmente a cuore, perché credo che intraprendere un percorso di autoimprenditorialità sia innanzitutto questo. E sì, il coraggio ne è un ingrediente fondamentale per “varcare la soglia” di quel nuovo mondo.

a cura di Giorgia Carloni

Fare impresa: forse ci stai pensando da un po’, scalpiti, esiti, ti chiedi cosa serva per fare il passo. O forse il salto l’hai già fatto, con o senza paracadute. E sei alla ricerca di qualche riferimento concreto.

Ma partiamo dal principio: hai avuto un’idea, ti sembra una buona idea e pensi che potrebbe diventare un progetto d’impresa. Già lo sai, un’idea di business, per quanto geniale, resta un’idea se non è accompagnata da un mix di studio, risorse e pianificazione.

Cosa ti motiva ad agire in quella direzione, a fare il primo passo.
Cosa ti motiva e ti motiverà a mantenere la rotta?

Se è vero che siamo mosse primariamente da un senso di scopo, da un perché che viene prima del come e del cosa, averlo ben chiaro ha una sua utilità quando ci si interroga se imbarcarsi nella grande avventura di costituire un’impresa.

Ecco 5 suggerimenti per iniziare a fare impresa, seriamente.

Suggerimento 1: Appiccica al muro i tuoi perché.

Torna lì quando ti capiterà di scivolare nella nostalgia per la strada sicura.

Stai partendo per un viaggio, controlla cosa hai in valigia e cosa dovrai procurarti per strada.

Ci sono aspetti assolutamente soggettivi e intangibili, eppure determinanti:

  • la fiducia in te stessa,
  • la dedizione al progetto,
  • una mentalità rivolta ad apprendimento e crescita.

Poi ce ne sono altri più tangibili e misurabili:

  • tempo,
  • denaro,
  • competenze tecniche e di business,
  • rete.

Suggerimento 2: Mappa le risorse a tua disposizione e quelle di cui devi andare in cerca.

I prossimi passi hanno a che fare con la comprensione profonda del mercato di riferimento. Molte idee sono basate sulle caratteristiche intrinseche di un prodotto o servizio. Ma queste caratteristiche, per quanto eccezionali, nulla possono se non sono allineate ai bisogni di un potenziale cliente e se non hai ben chiaro come la tua offerta si posiziona nel mercato.

Le tue priorità sono:

  • raccogliere informazioni dal mercato,
  • verificare che la tua idea abbia un mercato potenziale,
  • che ci siano realmente delle persone interessate,
  • focalizzarti in primo luogo sul soddisfare un bisogno reale.

Insomma, per capire se la tua idea funziona devi porti e porre tante domande, anche scomode, anche a rischio di veder smentita la tua ipotesi iniziale, non temendo di sbagliare ed evitando la paralisi da analisi, così come la ricerca spasmodica della perfezione. Altro tallone d’Achille tutto femminile.

Strumenti chiave in questa fase: Buyer Personas, Empathy Map, questionari e interviste di validazione.

Suggerimento 3: Domanda e ascolta attentamente il mercato.

È il momento di capire se il prodotto o il servizio che hai in mente è realmente ciò che i tuoi clienti stanno cercando: insomma, se sono realmente disposti a pagare per avere ciò che tu sei in grado di offrirgli.

Come prima cosa, trasforma la tua idea in una chiara Value Proposition.
– Quali caratteristiche rendono il tuo prodotto o servizio appetibile, o ancora meglio unico?
– Qual è il motivo per cui i clienti dovrebbero scegliere te?

Nel definirla, ricorda che i vantaggi dati dal tuo prodotto/servizio, cioè il suo valore, devono essere visti e riconosciuti dal cliente, quindi nel formularla devi assumere quanto più possibile il punto di vista del cliente.

E non dimenticare di fare un’analisi approfondita e una mappatura della concorrenza, naturalmente dal punto di vista del cliente. Ne ricaverai un quadro più preciso di dove la tua idea si colloca e indicazioni importanti che potranno guidare le scelte strategiche future.

Strumenti chiave in questa fase: Value Proposition Canvas, Benchmark e mappatura della concorrenza.

Suggerimento 4: Disegna, testa, itera.

E ora, come la porti sul mercato?

È il momento di testare la fattibilità del progetto. Per prepararsi a questo passo e fare le necessarie valutazioni, un buon punto di partenza è lavorare al tuo primo Business Model per poi andare sul mercato a testarlo.

E no, non è ancora il momento di stilare il tuo Business Plan, perché di fatto è impossibile farlo se prima non si ha chiaro il modello di business. L’obiettivo del business model è definire in che modo l’impresa crea valore per i suoi clienti, attraverso quali risorse e strategie, per poi monetizzarlo. Detta in un altro modo, il Business Model è l’insieme dei processi che consentono alla tua attività di funzionare e di essere sostenibile.

Strumenti chiave in questa fase: Business Model Canvas

Suggerimento 5: Mantieni vivo il dialogo con il mercato e sperimenta minimizzando gli sprechi.

Il viaggio è appena iniziato.

Non dimenticare che nessun viaggio di questo tipo può essere un viaggio in solitaria. Per arrivare alla tua meta hai bisogno di alleati! Chi sono? Una socia? Il tuo team? Un mentore o un business advisor? Un coach?

Una consulenza personalizzata come quella che offriamo con Piano C per la tua Impresa può essere l’aiuto di cui hai bisogno per trasformare la tua idea in un progetto d’impresa concreto e solido.

Fare impresa: ci vuole coraggio e i piedi ben piantati a terra, mentre la testa vola alta

Vietato andare allo sbaraglio cavalcando l’onda dell’entusiasmo.

Per realizzare il tuo progetto d’impresa, procedi un passo per volta e non trascurare nessun aspetto.

Riassumendo: parti dall’idea, analizza le tue risorse, verifica le ipotesi e raccogli feedback, cerca di conoscere il mercato e il settore e comincia a definire il tuo business model, testa, apprendi e migliora, cambia strada se necessario. Assicurati di avere le persone giuste al tuo fianco, che possano contribuire con competenze e risorse.

È solo l’inizio del viaggio, ricordati di avere pazienza e perseveranza.

Rome wasn’t built in a day.

E per te, qual è il prossimo passo nel tuo viaggio da imprenditrice?