Che storia! Federica Di Nardo 14 Giugno 2023

Semplicità disarmante, parlantina coinvolgente, taglio sbarazzino - rigorosamente simmetrico -, idee molto chiare: Federica Di Nardo è l’influencer della porta accanto. Professione content creator, non ha iniziato per gioco ma con un progetto ben delineato in testa, fare della sua passione il suo lavoro. Con pazienza ed estrema dedizione, ce l’ha fatta.

La storia di Federica Di Nardo inizia da un’ammissione, non di colpa, ma di uno stato di fatto.

“Parto da una base di privilegio, non tutti possono permettersi di fare un master. Questa è stata la mia fortuna. Poterlo fare e introdurmi a questo settore avendo le spalle coperte.

Ho una famiglia che è sempre stata molto incoraggiante e ha sempre creduto in me, ha visto che gradualmente il lavoro migliorava e si evolveva.”

Questa la sua fortuna, non scontata: avere due genitori che l’hanno supportata economicamente negli studi e l’hanno incoraggiata a provarci. Ma la storia di Federica non è solo un privilegio e la sua messa in opera, è la storia di una ragazza che ha progettato il suo presente passo passo e che non teme il doversi reinventare.

“Ci ho creduto, ci ho investito e ho tenuto duro per anni.”

Da unpopular a influencer

“Hai presente i gruppi loser e popular?
Ecco io sicuramente non ero tra i popular.”

Ma se alle superiori il contesto non è dei migliori, è nella passione che coltiva esternamente alla scuola che Federica costruisce la propria consapevolezza. È infatti nel Cosplay, l’arte di chi indossa e crea un costume per impersonare un personaggio famoso del mondo dei fumetti, dei videogiochi, dei film o delle serie TV, che dà libero sfogo alla creatività. Impara a conoscere le sue abilità, mettendosi alla prova, non solo come stilista dei propri abiti ma anche sul palcoscenico, esibendosi davanti al pubblico.

“Facevo tutto io insieme a mio padre, in garage a sverniciare spade e a cucire abiti.
Questi erano i miei sabati sera.”

Prima il liceo classico, poi la laurea in Diritto internazionale per prendere tempo e capire cosa fare. Un punto interrogativo che si è sciolto con il master in Fashion Styling.

“Un percorso atipico.”

Solo tanti puntini che si uniscono e che racchiudono la voglia di Federica di creare il lavoro dei suoi sogni.

Ci vuole calma

C’è voluto del tempo. Federica apre il suo primo blog di moda nel 2012:

“un tentativo zoppicante.”

È il periodo in cui iniziano a nascere i primi blog e Federica, insieme al suo fidanzato Matteo, decide di crearsi uno spazio sul web dove parlare di ciò che più la appassiona con un intento preciso: condividere le sue conoscenze e rendersi utile a chi la legge.

Dopo il primo anno Federica mette in atto una pianificazione più serrata prendendo d’esempio i magazine di moda, impostando rubriche giornaliere e producendo numerosi contenuti. Il blog inizia a prendere piede e avere un suo seguito, arrivano le prime richieste di collaborazioni.

Federica si laurea, prova a inserirsi nell’ambiente politico ma capisce subito che è un mondo distante dal lei. Decide così di focalizzarsi sul blog e investire nella formazione frequentando il master in Fashion Styling.

“La laurea e il master mi hanno dato una mano: il pezzo di carta che attesta che non sei solo un creator ma hai anche studiato mi ha aiutato ad avere molta più credibilità.”

Una credibilità suffragata dalle competenze che Federica possiede e attua nella relazione con il cliente e nel progetto di lavoro. La sua è una comunicazione minimalista, pulita, delicata. Dietro la semplicità dello scatto si cela uno studio e una progettazione al millimetro.

Oggi Federica è passata dalla moda a parlare di viaggi. Una maturazione personale legata anche al mutare dei suoi interessi che l’ha portata ad approcciarsi al mondo del turismo in maniera del tutto naturale. Si è resa conto che i suoi reportage di viaggio erano particolarmente apprezzati e il riscontro che otteneva era più legato al viaggio che alla moda.

Passa così dallo scattare shooting di moda all’estero al puro travel blogging. Tutto questo collima con la passione per il cinema, per l’architettura e il design che la porta a una maturazione e ad una evoluzione del suo stile, sia a livello estetico che legato alla fotografia.

“Non è la classica foto di viaggio che ti immagini, è un mix di design, architettura e arte. Questo è accaduto viaggiando: la mia concezione del bello e dell’estetica è cambiata e di conseguenza anche il lavoro.”

Nessuna fatica. O quasi.

No, fare la content creator non è un lavoro di fatica, Federica lo ammette senza false ipocrisie. È però innegabile che il percorso per arrivare a oggi in cui i brand la contattano per collaborare, sia stato lento e laborioso.

Il passaggio dall’avere un hobby e tramutarlo in lavoro infatti non è stato immediato anche se, dal 2012 al 2017 anno in cui ha aperto partita iva, vedeva che il valore di quello che stava facendo cresceva sempre di più.

“è un processo per costruire una credibilità investendo su stessi e credendoci ogni giorno, producendo dei contenuti di qualità. Inizi con ti regaliamo le cose, passi al ti diamo un contributo e arrivi ad avere una community, negoziare i tuoi compensi e permetterti di vivere di questo lavoro.”

La vera fatica di questo lavoro è il non potersi permettere di stare seduti sugli allori, lavorare nel campo della comunicazione significa sapersi rinnovare e stare al passo con i cambiamenti.

Ma questo è anche il bello del lavoro di content creator: la fatica di non avere la certezza di uno stipendio fisso e il doversi procacciare clienti è compensata ampiamente dalle soddisfazioni che Federica ottiene.

Conoscere nuove culture, vivere esperienze di viaggio, avere la possibilità di confrontarsi con persone nuove, dal seo dell’azienda al produttore di artigianato locale sono il benefit di questo lavoro a cui difficilmente potrebbe rinunciare.

Inoltre Federica oggi si può permettere di lavorare con brand di cui apprezza i valori e può rifiutare i lavori che non sente in linea con il suo modo di comunicare: ammette che la parte difficile consiste nel dire di no. I famosi no che aiutano a crescere e che le hanno permesso di coltivare la sua brand reputation senza mai disertare i valori che ne stanno alla base ed evitare così di snaturarsi.

Una sincerità che la sua community le riconosce così come il pregio di aver impostato una comunicazione basata sul rispetto della persona anziché sul culto della personalità.

Federica lavora insieme al suo compagno Matteo e la sinergia lavoro-vitadicoppia è ben rodata. Anche se ammette che a volte fanno fatica a staccare completamente e questo li porta spesso al burn out.

La vera vacanza per Federica? Tornare alle origini, nel paesino della madre, in Calabria. Spegnere tutto e non preoccuparsi più se il wi-fi funziona.

Il piano B

Non solo creazione di contenuti, Federica insegna Social Media. Dopo aver fatto il master infatti ha frequentato un corso di formazione per diventare docente, organizzato in Istituto Marengoni, ed è proprio lì che oggi collabora come docente, trasmettendo attraverso l’insegnamento le sue competenze apprese sul campo, dal digital marketing alla parte più creativa.

Inoltre da 5 anni ha fondato insieme al compagno una talent agency: gestiscono profili social legati al mondo della divulgazione scientifica, artistica e si occupano dell’aspetto di management.

L’evoluzione naturale dell’esperienza accumulata con il lavoro di content creator.

“Tra 10 anni magari sarò ancora lì a mettere stories su Instagram, o magari no.
L’agency è nata dalla precisa volontà di provare a mettere l’esperienza accumulata al servizio di giovani creator,
facendo così un passo indietro e assumere un ruolo più manageriale.”

Tra i progetti che stanno portando avanti in questo periodo Federica e Matteo c’è proprio l’attività di scouting legata all’agency. Sono alla ricerca di talenti nella fascia 35-40, persone volenterose, competenti nel proprio campo, che vogliano diventare divulgatori sui social ma non sanno da che parte iniziare. L’obiettivo è di lavorare insieme e creare una rete affiatata di professionisti del web che creino un valore tangibile nel mondo della divulgazione scientifica e artistica.

Cosa ci vuole a diventare content creator?!?

Scatti una foto, scrivi una caption accattivante e il gioco è fatto: che ci vuole?

Scorrendo il feed di Federica è impossibile non lasciarsi conquistare dalla semplice bellezza dei suoi scatti e non cogliere la cura, l’attenzione al dettaglio e la precisione d’intenti con cui lavora. Nulla è lasciato al caso.

Come diceva Munari: “Complicare è facile, semplificare è difficile.
Per complicare basta aggiungere, tutto quello che si vuole:
colori, forme, azioni, decorazioni, personaggi, ambienti pieni di cose.
Tutti sono capaci di complicare. Pochi sono capaci di semplificare.”

Quello che ci vuole per farlo è coltivare il proprio talento, migliorarsi giorno dopo giorno, nonostante la fatica, nonostante i risultati siano lenti ad arrivare.

“Io sento di non essere un super talento nel fare una cosa specifica, ma di avere tanti piccoli talenti nel fare tante cose diverse. E questo l’ho scoperto facendo.”

E per scatti simmetrici perfetti partire dalla base: impostare la griglia delle foto sullo smartphone.

Parola di Federica Di Nardo!