Che storia! Sara Poma 14 Febbraio 2023

Un incontro fortuito con il mondo dei podcast, una passione da cui prende vita un progetto personale grazie al quale una nuova opportunità lavorativa la trova. Se è vero che tutte abbiamo una storia da raccontare, Sara Poma, Head of Branded content a Chora, le storie le riscopre per dargli una nuova, luminosa, voce.

a cura di Fabiola Noris 

Una voce morbida, un leggero accento pavese, un tono deciso, a tratti malinconico: questa è la voce di Sara che ti accompagna alla scoperta della storia di sua nonna. Carla, una ragazza del Novecento è infatti il primo podcast realizzato interamente da lei durante il lockdown.

La nonna di Sara nel 1991 scrive un diario della sua vita: è proprio da questo manoscritto che Sara decide di ridare vita ai ricordi di Carla, intrecciandone gli avvenimenti della vita personale con il panorama storico culturale dell’Italia del Novecento.

“L’esperienza di mia nonna – una donna del Novecento che ha dovuto lottare tutti i giorni della sua vita per trovare la propria indipendenza – mi ha aiutato a capire che le difficoltà, anche quelle più gigantesche, sono parte di ogni vita e che, se messe in prospettiva, possono aiutarci a capire chi siamo.”

La storia di Carla aveva risposto a molte domande della nipote ma ne rimaneva esclusa una. Che vita avrebbe vissuto Sara, donna lesbica, se fosse nata in quegli anni? Sara si mette alla ricerca ed è così che arriva a Maria Silvia, un’altra ragazza del Novecento ma con un vissuto totalmente diverso dalla nonna. Ed è nella sua di storia che trova la risposta che cercava.

Maria Silvia Spolato è l’insegnante di matematica che nel 1972 scende in piazza rivendicando la propria omosessualità. La prima a farlo. Un gesto che le è costato molto caro: viene discriminata, perseguitata. Perde tutto. Il lavoro con l’accusa di indegnità, la casa, da cui viene allontanata. Per trent’anni vivrà come senza tetto conservando però l’amore per la cultura, i libri e i numeri.

È così che Sara realizza il suo secondo podcast, Prima e dalla quale prenderà poi vita Il coraggio verrà. Un libro in cui Sara, attraverso il racconto della vita di Maria Silvia, rielabora i momenti personali che l’hanno portata ad essere la persona che è oggi passando così da una dimensione più intima e privata a una dimensione universale.

Passione Podcast

Due podcast, due progetti personali che Sara ha portato avanti per rispondere a un’esigenza personale di ricerca unendo due aspetti della sua vita: l’interesse per le storie da raccontare e il mezzo da utilizzare, la voce.

Ed è proprio dall’amalgama di queste due passioni che nasce una nuova opportunità di lavoro per Sara: da MTV Italia dove si occupava dei contenuti online passando per le agenzie creative approda a Chora Media, la prima podcast company italiana nata nel 2020, diretta da Mario Calabresi.

Ma com’è nata questa passione per il mondo dell’audio? Nel 2017 Sara si rompe un braccio e si trova costretta a utilizzare i mezzi per andare al lavoro. Due mesi che la catapultano improvvisamente nel mondo dei podcast.

“In quei lunghi, noiosi tragitti ho cominciato ad ascoltare una serie podcast che un’amica mi aveva consigliato. Si trattava di Serial, il podcast che ha cambiato per sempre il mondo dell’audio. È stato amore a primo ascolto! Di lì a poco ho cominciato a fare i primi esperimenti.”

Inizia con l’aiutare l’amica Giulia Cavaliere nella realizzazione di Romantic Italia per Storielibere e nel proporre i podcast nelle strategie di comunicazione per i clienti dell’agenzia in cui lavorava. È poi arrivata la pandemia, ed è stato lì, nella difficoltà dell’isolamento forzato che Sara decide di fare qualcosa di suo, dando vita al suo primo podcast. Pochi mesi dopo sarebbe nata Chora e Mario Calabresi, fondatore e direttore, la contatta.

Alla ricerca di storie da raccontare

Nella descrizione di LinkedIn Sara racconta così il suo lavoro: “searching the most engaging stories to share brands values, projects and product solutions via podcasts.”

Creare progetti audio è un lavoro comunitario, è questo l’aspetto che più la appassiona. La commistione di idee, il confronto tra diversi modi di pensare e di vivere la vita, le competenze che si uniscono, dalla scrittura, alla capacità organizzativa, alla cura e la passione per i suoni e la musica. Ed è da questa unione che la storia prende forma e voce.

“La cosa più bella di questo lavoro per me è sentire una storia che prende forma. Il passaggio fra un copione scritto fino alla resa finale con la sonorizzazione.
Il momento del primo ascolto è sempre un momento magico per me.”

Scovare storie da raccontare, dare un’anima alle parole, accendendole di luce propria, è quello che fa Sara. Perché se è vero che tutti hanno una storia da raccontare, il come la si racconta può creare un legame profondo con chi quella storia decide di ascoltarla. L’obiettivo di Sara è semplice ed ambizioso, partire dal personale per arrivare all’universale, proprio come ha fatto con Carla.